Dopo l’abbattimento di un jet russo in Siria e l’uccisione del pilota da parte di miliziani collegati ad al-Qaeda, la reazione di Mosca non si è fatta attendere.
Sono stati intensificati i bombardamenti nella popolosa provincia di Idlib controllata dai ribelli. Diversi i morti e i feriti tra i civili. Tra gli edifici colpiti un ospedale di Maʿarrat al-Nuʿmān, dove erano ricoverati bambini e anziani.
La Russia ha fatto sapere che cercherà di recuperare il corpo del suo pilota, coordinandosi con la Turchia, anch’essa impegnata nel nord del Paese in un’offensiva contro l’enclave curdo-siriana di Afrin.
Prima di prendere il suo volo per Roma, Recep Tayyip Erdoğan ha parlato di “935 terroristi neutralizzati”, dall’inizio della campagna militare il 20 gennaio. Oggi il presidente turco incontra papa Francesco.
Stefano Scibilia