Bruxelles – Ieri il Parlamento Europeo ha approvato e nuove norme Ue sui rifiuti del pacchetto ‘economia circolare’
Si tratta dell’aumento dei rifiuti urbani destinati a riciclo, drastica riduzione dello smaltimento in discarica, obbligo di differenziata in tutta Europa per organici (il cosiddetto ‘umido’) tessili e rifiuti pericolosi domestici, come le vernici.
Entro il 2035 i rifiuti urbani conferiti in discarica non dovranno superare il 10% del totale. Secondo dati Eurostat, nell’Ue circa il 25% dei rifiuti urbani trattati viene interrato, in Italia la percentuale è del 28%, ma in diversi paesi dell’Europa centro-orientale si supera il 70%. Le nuove norme stabiliscono che il riciclo dovrà arrivare al 65% del totale dei rifiuti urbani grazie a tre target progressivi (2025, 2030 e 2035).
Il provvedimento determina obiettivi più ambiziosi sugli imballaggi, con il 70% complessivo al 2030.
Al 2030 dovrà essere recuperato almeno il 55% della plastica delle confezioni, l’85% di carta e cartone, il 75% del vetro. Dal 2023 la raccolta differenziata sarà obbligatoria in tutta l’Ue per i rifiuti organici mentre per tessili e rifiuti pericolosi domestici si comincerà dal 2025.