Bruxelles – La Conferenza delle Regioni periferiche e marittime d’Europa (Crpm) durante un evento ospitato dall’intergruppo dell’Europarlamento che si occupa di mari, fiumi, isole e zone costiere ha chiesto alla Commissione Europea di rafforzare la politica di coesione all’interno del bilancio Ue post 2020, riservando un’attenzione particolare alle specificità delle isole.
È l’appello lanciato dall “Credo che siamo d’accordo nel dire che la coesione fra i territori europei non può essere raggiunta tramite una politica uguale per tutti, ma servono investimenti diversi a seconda delle regioni e politiche basate sui territori”, ha detto durante il dibattito la commissaria Ue alla politica regionale, Corina Cretu, accogliendo l’appello dei territori.
La Commissione ‘isole’ della Crmp ha identificato 5 aree prioritarie su cui bisognerebbe lavorare per rendere la politica di coesione più adatta ai territori insulari. Fra queste anche una maggiore flessibilità dei requisiti per l’utilizzo dei fondi strutturali e la semplificazione degli strumenti d’investimento a disposizione.
Il 2 maggio la Commissione Ue presenterà la sua proposta sul bilancio dell’Unione post 2020.
Le isole attendono fiduciose